Storia come insegnamento
Indicazioni stradali sparse per terra
Processo ad Etievant
V for Vendetta
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Indicazioni
stradali sparse per terra.
Era un anno fertile per il grano come
mai in passato, era tutto in abbondanza... Quelli che erano malati cronici e che tanto
desideravano la morte, consegnarono finalmente con un sorriso l'anima a Dio.
Nei giorni dei grandi temporali il
cielo era rosso. La pioggia portava con sé la polvere dei deserti d'oltre mare. I vecchi
dissero: ci sarà la guerra!
Nessuno prestò credito alle loro parole. E nessuno fece nulla. Giacché, cosa si poteva
fare contro la profezia! Solo cantammo per intere giornate, fino a restare senza voce, per
poter consumare tutte le vecchie canzoni, perché non ne restasse nessuna che venisse
sporcata dal tempo.
- Quando intravedono il primo
cadavere per la strada, le persone voltano la testa, vomitano e perdono i sensi. Senti il
tremore per primo nelle ginocchia, poi ti manca l'aria, ti gira la testa. Sono
daiuto in questi casi l'acqua fredda, leggeri schiaffi. Se lo svenuto non rinviene,
sdraialo sulla schiena e sollevagli le gambe in aria. Se il cadavere di quel giorno era un
suo parente o comunque un vicino, non permettergli di avvicinarsi e di guardarlo. Le
ferite causate dalle granate sono in genere cause di un nuovo svenimento. E non si ha
tanto tempo a disposizione. È raccomandabile piangere, fa bene al cuore. Ma neppure per
questo c'è tanto tempo a disposizione.
- Se la città è in stato
d'assedio, occorre mandare i più coraggiosi a tentare di portare i sacchi di plastica
opachi per i cadaveri. Se questi non tornano, bisogna avvolgere i morti in lenzuoli
bianchi. Non è raccomandabile seppellirli senza. Ciò fa diffondere il panico e la paura
della morte diventa facilmente la paura di finire sepolti allo stesso modo.
- La sepoltura si svolge di
notte, per motivi di sicurezza. Perciò, prima della sepoltura, bisogna accertarsi per
bene dell'identità del defunto. Nel caso di corpi dilaniati, bisogna stabilire con
precisione i pezzi che appartengono a ciascun corpo. Se si verificano ugualmente degli
errori, è meglio evitare di ammetterlo successivamente. Tanto per i morti è lo stesso.
Se vicino alla persona che è stata sepolta, sul posto dell'uccisione, si trovano altre
parti di corpo, e si è però già provveduto alla sepoltura, non bisogna gettare i resti
nella spazzatura, poiché li in genere si radunano i cani affamati. La cosa migliore, se
si ha tempo e voglia, è di raccogliere in un sacchetto tutto quel che è rimasto e di
seppellirlo in superficie vicino alla tomba. Bisogna stare attenti che non se ne accorgano
i familiari, perché loro concepiscono il cadavere come un tutt'uno e tale frammentazione
rappresenterebbe per loro unulteriore dolorosa frustrazione.
- In guerra nessuno è matto. O
almeno ciò non si può asserire nei confronti di nessuno. Molti di quelli che erano matti
prima della guerra, in guerra si mettono in mostra molto bene. Come combattenti
coraggiosi, convinti delle idee dei loro capi.
- In guerra nessuno è
intelligente. Non devi credere alla verità di nessuno. Le lunghe disquisizioni
sull'insensatezza della guerra del professore di una volta, in un batter d'occhio si
trasformano in un selvaggio grido di guerra, appena egli viene a conoscenza del fatto che
il suo bambino gli è morto per la strada.
- Non ricordarti di nulla. Prova
a dormire senza sonno. Devi ornarti di amuleti e abbi fede nel fatto che ti aiuteranno.
Abbi fede in qualsiasi segno. Ascolta attentamente il tuo ventre. Agisci secondo le tue
sensazioni. Se pensi che non bisogna camminare par quella strada, allora vai par un'altra.
- Non avere paura di niente. La
paura genera nuova paura. Ti blocca. Devi credere fermamente di essere stato prescelto a
restare vivo.
- Non lasciare lavori compiuti a
metà. Salda i debiti. Devi essere pulito. Non fare nuove amicizie. Già con quelle
vecchie avrai abbastanza preoccupazioni.
- Proteggi i ricordi, le
fotografie, le prove scritte del fatto che sei esistito. Se tutto brucia, se perdi tutto,
sa ti prendono tutto... dovrai dimostrare anche a te stesso che una volta eri. Ammassa
tutto nei sacchi di plastica, seppellisci nella terra, mura nelle pareti, nascondi, e solo
ai tuoi più cari svela la mappa per raggiungere il tesoro.
- Non ti legare alle cose, alla
terra, ai muri, alle case, ai gioielli, alle automobili, agli oggetti darte, alle
biblioteche... Trasforma in denaro tutto ciò che ha ancora un prezzo. E tuttavia, non
legarti in alcun modo al denaro. Appena puoi, scambialo con la tua libertà.
- Adoperati per il bene delle
persone. Sempre. Il più dalle volte non lo meritano, ma tu fallo ugualmente. Non
aspettarti alcuna riconoscenza. Non chiedere per chi fai il bene. Non legarti alle tue
azioni.
- Non dire ciò che pensi. Non
essere così stupido a tal punto. Perché appena pensi non appartieni più a loro. Non
tacere, perché non possano pensare che pensi a qualcosa. Parla, così, giusto par
parlare.
- Se ti imbatti nel pericolo,
non essere coraggioso, anche spinto dalla disperazione. Tenta di sopravvivere. Fai tutto
quanto è nelle tue possibilità. Soltanto devi stare attento a non mettere altri in
pericolo con i tuoi tentativi.
- Finché non sei morto sei
vivo. Sembra comprensibile. Non togliertelo mai dalla testa. Se devi sacrificarti, fallo
per le persone cui vuoi bene, non farlo mai, in nessun modo, per delle idee. Il tuo
sacrificio vorrà giudicato dagli altri sempre in maniera scorretta, a seconda della loro
coscienza e della loro prospettiva. Le idee passeranno, si rovineranno, diventeranno
comiche. Se resti vivo, vedrai quanto sarà difficile continuare a credere in loro.
- Non supplicare per nessun
motivo. Non supplicare nessuno. Neanche se cè di mezzo la vita. È una questione di
buon gusto. Pensa solo cosa vuol dire vivere sullo stesso pianeta con una persona che ti
ha risparmiato la vita.
- Non devi metterti a capo di
nessuno. Per nessuna ragione. Quando ti volti a cercare aiuto, dietro a te non ci sarà
nessuno. Non fare affidamento su nessuno, ma non sottrarti al fatto che quelli che ami
fanno affidamento su di te. Questo è salutare anche per te. Devi sapere: perché? Gli
obiettivi non devono essere grandi, in nessuno modo di carattere generale. Conoscevo una
persona che per tutto il tempo ha desiderato di bere una birra. È vero: non ci è
riuscito, ma era splendido vivere desiderandolo.
- Non devi stupirti di nulla. Di
ogni possibile prodigio. Non devi farti deprimere da nessuna cosa. Anche prima erano tutti
fatti così, solo che le condizioni erano diverse da quelle di adesso. Questa è la prima
occasione per mettersi alla prova. Così tanti sono delusi da se stessi che in confronto
la tua delusione è un nonnulla. Se qualcuno ti tradisce una volta, non lasciargli la
possibilità di farlo unaltra volta.
- Cerca di essere sempre
prudente. Se hai bisogno di una buca in cui ripararti, scavatela da solo. Se qualcun altro
lo fa per te, la buca potrebbe rivelarsi troppo piccola.
- Non hai il diritto di adirarti
con nessuno. E tuttavia, non devi dimenticare nulla. Quando tutto è finito, decidi di
cosa non vuoi più ricordarti. Se tutto è passato. Non dimenticare gli esami che alcuni
non hanno superato.
- E però, non fondarti su
questo. Non aspettare loccasione per poterti rivalere. La vendetta ti deve essere
estranea. Una questione che appartiene ad altri. Se sopravvivi, vivi per te e per quelli
che sono sopravvissuti insieme a te.
- E ancora, non credere mai di
essere il Signore della Verità. Nessuno lo è. A te è sembrata in questo modo. A un
altro è sembrata diversamente. Mantieni per te il pezzetto della tua verità. Servirà
soltanto a te. Rinuncia al diritto di scrivere la storia dellassedio. Non
contrapporti ai nomi di quei morti che sono stati scelti come eroi. Non sperare di
riuscire a mettere a posto qualcosa, neanche uningiustizia rimasta in sospeso. In
quel momento, quando hai intravisto il primo cadavere sulla strada, la storia del
dopoguerra era già stata scritta. Poi ci metteranno solo i nomi delle persone, delle
città, delle montagne, i baluardi che si sono gloriosamente difesi e i baluardi che sono
gloriosamente caduti. Non cè posto qui per la tua verità.
- Ora che sai tutto questo,
prova a proteggere te stesso a forse a salvarti la testa. Se non ti riesce, almeno non ti
annoierai.
Nedzad Maksumic
poeta e regista bosniaco.
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